Project Description
Notte a Caparacena, 2016
Olio su tela, 90×70 cm
Baluginare di luci lontane,
vento invernale,
sparuti fiocchi di neve,
raffiche di tramontana.
“Questo quadro racconta di una notte di febbraio passata a Caparacena, un piccolo villaggio nei pressi di Granada. Io e mio marito eravamo andati a trovare mia figlia Arianna, che all’epoca viveva a Cordova, una delle piú belle cittadine dell’Andalusia. Passammo una speldida giornata a Granada e alla sera, stanchi, decidemmo all’ultimo di fermarci lí a dormire. Tutti gli hotel erano al completo e l’unica soluzione era allontanarsi dalla cittá.
Trovammo quest’albergo a Caparacena. Una grande casa di campagna ristrutturata che si affacciava sulla piazza del paese. Un lampione illuminava la notte fredda e buia. In lontananza le luci di un focolare e gli schiamazzi di un gruppetto di persone che non riuscivamo a scorgere con la vista. Dall’interno della casa, nessuna luce, nessun rumore. Suoniamo il campanello. Nulla. Suoniamo di nuovo. Din-don. Niente. Bussiamo. E ribussiamo. Nessuna risposta. Iniziamo a telefonare. Sentiamo il telefono squillare attraverso i vetri delle finestre, ma ancora nessun movimento. Lunghi minuti d’attesa. Ci guardavamo senza sapere bene che fare, un po’ impauriti in questo paesaggio surreale dove non riuscivamo a vedere anima viva.
Driiiin-driiin. Finalmente il telefono di mia figlia squilla. La proprietaria dell’hotel!” Maria Turra